Mantegna e Leonardo, Artemisia, de Chirico e Magritte. Rileggere i classici dell’arte nel solco tracciato dal pittore Piero Guccione con la guida – le parole, il pensiero – tramandato negli anni ai suoi allievi più cari. È il senso del Progetto Accademie, iniziativa voluta dall’Archivio Piero Guccione che, per questa prima edizione, ha coinvolto gli studenti dei corsi di Pittura delle Accademie di Belle Arti di Catania.
Undici i giovani che hanno raccolto l’invito e che hanno approfondito la conoscenza dell’arte e della produzione del Maestro di Scicli sotto lo sguardo dei docenti e coordinatori del progetto – gli artisti prof. Giuseppe Puglisi (a Catania) e Piero Zuccaro (a Catanzaro) – per poi cimentarsi essi stessi con alcuni capolavori dei grandi pittori del passato. Un progetto che nasce lo scorso novembre e che ha visto gli studenti avvicinarsi alla pittura di Piero Guccione e alla sua poetica tra seminari e incontrilaboratorio. Un processo di apprendimento integrato dalle indispensabili sessioni di tecnica di pittura, guidate dagli stessi docenti-artisti.
Questo straordinario esperimento di didattica è approdato il 5 maggio – anniversario della nascita di Piero Guccione (5 maggio 1935 – 6 ottobre 2018) – in una raffinata mostra collettiva virtuale su www.galleriapieroguccione.it, spazio online realizzato dall’Archivio per aprire l’arte del Maestro a un pubblico sempre nuovo che si accosta, curioso, alla sua pittura. Qui, fino al 5 ottobre, saranno esposti digitalmente i tredici lavori realizzati dagli studenti delle due Accademie ispirati alla rilettura di grandi artisti del passato. Ecco Mantegna e Leonardo, Artemisia, ma anche de Chirico, Magritte, Rothko.
A queste opere sono accostati venticinque delicatissimi d’après, realizzati da Guccione tra il 1965 e il 2014, dove – sfocati e quasi evanescenti nella rilettura dell’artista – affiorano volti iconici e dettagli di celeberrimi capolavori dell’arte universale: opere di Caravaggio, Vermeer, Friedrich, Leonardo, Michelangelo, Giorgione, Raffaello, Dürer, Masaccio, Courbet, Hayez, Velazquez. A spiegare il senso del “Progetto Accademie” è Paola Guccione, figlia dell’artista e presidente dell’Archivio: “Abbiamo voluto riprendere – racconta – quel particolare dialogo che mio padre ha sempre intessuto con i giovani pittori durante tutta la sua vita, inizialmente come insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e Catania, successivamente come punto di riferimento – insieme a Franco Sarnari – del Gruppo di Scicli. Un cenacolo di artisti che ha visto al suo interno tre generazioni formatesi proprio nelle Accademie: come quella di Venezia per Carmelo Candiano e
Franco Polizzi, di Catania per Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro e di Roma nel caso di Giuseppe Colombo”.