La quinta edizione del Festival del Tempo, promossa dall’Associazione culturale blowart, da Iskra Cooperativa sociale onlus, Dide Distretto del Design, Università Popolare Eretina, Create Book e Librinfestival, insieme a APS Arcobaleno Centro sociale anziani e la SIPRe Roma – Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione, con il patrocinio di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS, indice un Concorso Internazionale per corti e/o video che saranno proiettati durante le due tappe del Festival a Roma (Monterotondo – Mentana – Fonte Nuova) dal 6 al 12 maggio 2024 e a Genova nell’ambito della Genova Be Design Week dal 22 al 26 maggio 2024.
Il concorso ha l’obiettivo di selezionare n. 10 video e/o corti che saranno valutati da una Giuria specializzata e si inserisce all’interno di una molteplicità di iniziative che costruiranno il Festival 2024 tra i tre comuni del Lazio e la tappa genovese.
La partecipazione al bando è gratuita ed aperta ai cittadini e alle cittadine residenti in Italia o all’estero, a partire dal 18° anno di età, senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione.
Lascadenza per l’invio delle candidature è fissata al 22 marzo 2024. Ai 10 selezionati sono garantiti: proiezione dei video e/o corti nelle due tappe del Festival a Roma (Monterotondo – Mentana – Fonte Nuova) e a Genova nell’ambito della Genova Be Design, la diffusione dei risultati del concorso all’interno della comunicazione del Festival, la pubblicazione delle opere sul sito web del Festival, sui social e su riviste arte e cultura, la pubblicazione su catalogo ebook. La Giuria sarà nominata a breve e comunicata sul sito del Festival.
Il tema del concorso è: Il Tempo della Metamorfosi.
“Il tempo delle metamorfosi è un tempo del presente, il tempo di oggi, di un io che è fatto delle sostanze del passato e conserva le memorie possibili, e che si dirige altrove, in quello stesso luogo che ci ha permesso di essere qui, ora, figli e figlie della carne e del sangue, mutazioni di uno sguardo già aperto sul mondo (cit. dice ancora Emanuele Coccia). Pur provenendo da strati di passati e memorie, ognuno di noi è costretto a diventare altro: il destino di una storia che si ripete mai uguale ripercorrendo gli stessi desideri e gli stessi impeti dell’anima. Di fronte ed in mezzo agli eventi epocali che stiamo vivendo in questi ultimi anni, è necessario, dunque, comprendere quanto i tempi delle metamorfosi siano davvero i tempi del presente che ognuno di noi può realizzare e come l’arte possa essere lo strumento di un diverso sistema di relazioni tra culture, tra generazioni, tra piccole e grandi collettività. È urgente attuare un tempo nuovo, che sia la metamorfosi di quello che è stato, per costruire comunità solidali che hanno comune l’obiettivo del bene reciproco, della coesione territoriale, della crescita sociale e spirituale.”