L’Accademia è orgogliosa di presentare il cortometraggio ‘ALTROVE ispirato a Vitaliano Brancati’

L’Accademia è orgogliosa di presentare il cortometraggio ‘ALTROVE ispirato a Vitaliano Brancati’, prima produzione del Corso di Cinema Biennio Accademia di Belle Arti di Catania.

”Qui si può vivere quando si sa che si può vivere anche altrove. Se no si è in prigione, qui!”

Vitaliano Brancati (Pachino, 24 luglio 1907 – Torino, 25 settembre 1954) descrive così la vita vissuta a Catania, o meglio Nataca, nel suo più celebre romanzo Gli anni perduti.

Questo romanzo è stato il punto di partenza per gli studenti e le studentesse del Biennio Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Catania aa 2022/24 per affrontare, tramite la realizzazione di un documentario, uno dei temi ricorrenti nella poetica dello scrittore siciliano: il viaggio verso l’Altrove, visto come unica possibilità di crescita personale e, al giorno d’oggi, la sola via per affermarsi in ambito lavorativo. Ma cosa rappresenta l’Altrove?

ALTROVE
Ispirato a Vitaliano Brancati
(Italia 2024, 20′, colore)


Soggetto: Federico Tirrò, Luisa Riccardi, Simona Iozzia, Lorena Barbagallo, Joshua Pellitteri, Sebastiano Grasso, Francesco Re Li Calzi
Regia: Simona Iozzia, Federico Tirrò
Selezione e lettura testi: Graziana Maniscalco, Nino Romeo
Con Antonia Brancati, Massimiliano Pappalardo, le studentesse e gli studenti del Liceo Vaccarini, Alberto Angiolucci, Francesco Re Li Calzi, Cristina Burrometo
Fotografia: Federico Tirrò
Riprese: Simona Iozzia, Joshua Pellitteri, Federico Tirrò, Lorena Barbagallo
Ripresa audio: Sebastiano Grasso
Fonico di ripresa audio: Giuseppe Romeo
Montaggio: Angelo Giummarra, Luisa Riccardi
Color e master: Angelo Giummarra
Organizzazione: Francesco Re Li Calzi
VFX: Federico Tirrò
Realizzato nell’ambito del progetto biennale dedicato a Vitaliano Brancati di ABACT in collaborazione con CTS Centro Teatrale Siciliano e Compagnia Gruppo Iarba.
Coordinamento, supervisione Regia Biennio Cinema e coordinatrice corso Cinema Accademia di Belle Arti di Catania: Maria Arena
Coordinamento e supervisione fotografia: Fabrizio Profeta, Adriano Pricoco
Si ringrazia: Fondazione Brancati Carlevani Parole e Segni e Istituto Istruzione Superiore G.B. Vaccarini Catania

Una produzione Accademia di Belle Arti di Catania Corso di Cinema Biennio 2024

LOGLINE
Partire o restare? O magari tornare. Vitaliano Brancati ci insegna che, a volte, tutto ciò che
cerchiamo si trova esattamente attorno, sopra e dentro di noi.

SINOSSI
Qui si può vivere quando si sa che si può vivere anche altrove. Se no si è in prigione, qui!
Vitaliano Brancati (Pachino, 24 luglio 1907 – Torino, 25 settembre 1954) descrive così la vita vissuta a Catania, o meglio Nataca, nel suo più celebre romanzo Gli anni perduti, punto di partenza per gli studenti e le studentesse del corso biennale di Audiovisivo e Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Catania per affrontare, tramite la realizzazione di un documentario,
uno dei temi ricorrenti nella poetica dello scrittore siciliano: il viaggio verso l’Altrove, visto come unica possibilità di crescita personale e, al giorno d’oggi, la sola via per affermarsi in ambito lavorativo.

Ma cosa rappresenta l’Altrove?
L’altrove è la meta ultima dei desideri delle persone, il luogo dove tutti i sogni, lavorativi e non, possono avverarsi, dove si può essere felici e condurre la vita che si desidera. Per molte persone, questo luogo, che sembra quasi essere immateriale, si trova, molto spesso, al di fuori della Sicilia.
L’indagine parte proprio da quella fetta di popolazione caratterizzata dai giovani studenti e studentesse liceali, prossimi alla scelta di un percorso lavorativo o universitario, coloro che vengono spesso definiti come un ponte verso il futuro incerto del mondo, fino ad arrivare a delle realtà in cui giovani lavoratori decidono di scommettere sul territorio aprendo attività innovative.
Nino Romeo e Graziana Maniscalco, attore/attrice e drammaturg*, invece, attraverso delle parti recitate tratte da “Caricature Frivole”, uno spettacolo teatrale dedicato a Vitaliano Brancati che prevede la lettura di alcune lettere e stralci di romanzi, contribuiscono a riportare in quest’opera uno sguardo dell’autore.

NOTE DI REGIA
Il documentario è stato suddiviso in tre capitoli, che rappresentano alcune delle tematiche della poetica di Brancati: la felicità, la noia e l’altrove.
Il romanzo Gli anni perduti è stato il punto di partenza per la stesura del soggetto del documentario.
Il processo lavorativo è iniziato nel Novembre 2022 ed è durato quasi due anni.
Tra le diverse persone intervistate, ragazzi e ragazze liceali, esperti, e giovani lavoratori, sono state inserite delle scene di natura poetica e sperimentale, per rendere il documentario più dinamico, che sono state modificate per metterle in una dimensione “onirica”.
Sono state inserite alcune scene dei film tratti dai romanzi dell’autore.
Ogni persona che viene intervistata è un “viaggio” verso l’Altrove.
Sono state inoltre intervistate personalità di rilievo, personalità come Antonia Brancati, figlia di Vitaliano, e il semiologo Massimo Pappalardo, che hanno contribuito a dare a questo prodotto audiovisivo una ragion d’essere ancora più radicata.
L’obiettivo di questo documentario è quello di capire le ragioni per cui gli isolani, soprattutto i più giovani, perdono la cosiddetta luce, o meglio, la voglia di vivere e investire il proprio tempo in un luogo come la Sicilia.
Teatro di questa ricerca è Catania, città che l’autore descrive come un luogo quasi surreale, metafisico, tanto da alterarne il nome.

Prime proiezioni pubbliche—
in concorso al festival Corti in Cortile il 12 settembre ore 19:00 Palazzo della Cultura Catania
in rassegna al Marzamemi Cinefest 2024 15 settembre ore 20:00