Il racconto dell’arte in Sicilia Terra di approdi. La presenza nella Sicilia orientale dei Gagini di Bissone e l’Umanesimo della rinascita tra il XV e XVI secolo è il titolo del Progetto ideato dalla Soprintendenza di Catania, curato dall’Arch. Irene Donatella Aprile soprintendente Beni Culturali di Catania, promosso e finanziato dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento Beni Culturali.
Il progetto desidera promuovere la fruizione, la conoscenza e la tutela delle opere dei Gagini attraverso la ricostruzione di un percorso che, dal Canton Ticino, luogo di nascita di Domenico Gagini, giunge in Sicilia dove la famiglia di scultori ebbe numerose committenze.
I luoghi in cui sono custodite le sculture, realizzate dai membri della Famiglia Gagini, inseriti nel Museo Diffuso della Provincia di Catania, rappresentano l’elemento fondante del Progetto mirato a restituire valore culturale, identitario al contesto storico ed al patrimonio artistico. Scopo del progetto è far scoprire ai visitatori del Museo Diffuso la bellezza ed il fascino che rivelano paesaggi naturali e contesti urbani. Collegare centri e periferie attraverso le opere d’arte è la finalità prioritaria.
Il progetto si sviluppa dall’intervento di restauro, ultimato nel 2020, sul monumentale arco e sul gruppo scultoreo di Antonino Gagini raffigurante l’Annunziata, conservati a Bronte, un restauro che ha promosso l’incontro con i protagonisti del restauro dell’Annunciazione di Bagaladi curato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, instaurando un ideale ponte tra Calabria e Sicilia in nome dell’arte.
Il progetto, curato con la collaborazione di enti religiosi e laici, è stato presentato mediante l’allestimento di due mostre, la prima delle quali si è tenuta a Bronte lo scorso 26 marzo, relativamente alle opere dei Gagini presenti all’interno del territorio della Diocesi di Catania, e la seconda presso il Museo Diocesano lo scorso 18 luglio relativamente alle opere presenti sul territorio della diocesi di Caltagirone.
Il progetto che verrà concluso, in questa prima fase, con una sessione di due giornate di studio previste il 4 e 5 novembre 2022, a Catania presso il Castello Ursino e grazie ai contenuti proposti rafforzerà con solidi valori scientifici.