Presentazione del libro di Lina Scalisi, Potere e Sentimento. Strategie matrimoniali nel Rinascimento Italiano.

Si informano le studentesse e gli studenti che giovedì 14 dicembre alle ore 16.30, presso il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, si terrà la presentazione del libro della prof.ssa Lina Scalisi (Presidente Accademia di Belle Arti di Catania), Potere e Sentimento. Strategie matrimoniali nel Rinascimento Italiano. Interverranno Marcello Simonetta (The Medici Archive Project) e Maria Anna Noto (Università degli Studi di Salerno), a coordinare sarà Ornella Fazzina (Accademia delle Belle Arti di Catania).

—Lina Scalisi
è professoressa ordinaria di Storia Moderna all’Università di Catania, académica corespondiente de la Real Academia de la Historia, componente del collegio dei docenti del Dottorato in Storia della Scuola Normale Superiore di Pisa e dei comitati scientifici di diverse riviste nazionali ed europee. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia politica e culturale dell’aristocrazia europea in età moderna, la storia urbana e la storia socioreligiosa. I suoi studi sono stati pubblicati, tra gli altri, da Donzelli, Laterza, Domenico Sanfilippo Editore, Viella, Vervuert, Fundación Juanelo Turriano e Edizioni di Storia e Letteratura.

—Potere e sentimento
Strategie matrimoniali nel Rinascimento italiano

Hanno retto dimore e corti, hanno ispirato la penna dei letterati e sono state concretamente attive nel mantenimento del potere. Ai capi opposti dell’Italia rinascimentale – tra la corte mantovana dei Gonzaga e i territori dei nobili siciliani – una dinastia di donne ha difeso possessi ed elaborato strategie, prendendo il posto delle figure maschili quando mariti e figli partivano – e perivano – per servire l’imperatore. Di molte di loro si conoscono i nomi e, a tratti, anche le vicende; di altre quasi nulla. Eppure, quelle donne si trovarono agli snodi di una rete politica italiana e sovranazionale tra gli inizi del Quattrocento e gli anni Quaranta del Cinquecento, nella Napoli aragonese e nella Sicilia non ancora castigliana.