Il 27 gennaio ricorre l’anniversario della liberazione degli ebrei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, da parte delle truppe dell’Armata Rossa, nel 1945.
Per questo motivo si è stabilito di celebrare proprio in questa data il Giorno della Memoria. Lo ha deciso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria, per commemorare le vittime della tragedia dell’Olocausto.
Le finalità di questa giornata commemorativa vengono delineate attraverso gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Appuntamento alle ore 17 nell’aula magna della sede principale di via Raimondo Franchetti, 5 per un pomeriggio di letture e riflessioni a cura di Claudio Longhitano, presidente sezione ANPI “Graziella Giuffrida” Catania e Pina Palella, presidente provinciale ANPI Catania, introdotti dal direttore ABACT, Gianni Latino.
Letture di Lucia Sardo da Carmelo Salanitro, Antonino Garufi, Primo Levi. Voce e chitarra di Francesco Messina.
In mostra i manifesti del progetto “Il segno grafico e la complessità del fenomeno concentrazionario” realizzato nel gennaio 2019 e che ha visto gli studenti del Biennio di Design della comunicazione visiva progettare trentatrè manifesti dedicati al tema del ricordo e della testimonianza delle persecuzioni razziali.