Il workshop è organizzato in occasione della mostra “Libero Elio Romano 1909-1996”, curata di Vittorio Ugo Vicari, che sarà allestita a Catania, a Palazzo della Cultura, nella sala delle mostre principali dal 31 ottobre 2022 al 20 gennaio 2023.
La mostra è organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Catania in collaborazione con Comune di Catania e con il Centro Studi d’arte “Elio Romano” di Catania, rende omaggio a un grande artista ventisette anni dopo l’ultima esposizione a lui dedicata nel 1995.
Elio Romano ha significato molto per l’arte siciliana del Novecento. A buon diritto è possibile considerarlo il più importante paesaggista della Sicilia orientale nella generazione di pittori che si formò tra le due guerre, con un linguaggio inconfondibile che ha modificato il nostro modo di percepire l’isola dell’entroterra. Oggi noi ammiriamo il landscape della provincia di Enna intorno ad Assoro, Nissoria e Morra (la tenuta e residenza di larga parte della sua vita), attraverso i suoi occhi: una distesa di terre martoriate dagli agenti atmosferici, in cui gli elementi sono faticosamente modellati dall’uomo fino a farne un impasto cretaceo, arso, alluvionale ma al tempo stesso ubertoso, grasso ed estremamente fertile.
La visione del paesaggio in Romano non si limita, tuttavia, al vedutismo. Egli elabora un secondo e altrettanto complesso livello paesaggistico quando prende a soggetto il corpo della donna. C’è una stretta corrispondenza tra l’andamento collinare, le forre, i valloni, le sparute macchie mediterranee, le stupefacenti fioriture primaverili e le membra delle sue modelle, trattati entrambi con un medesimo impasto cretoso, con la medesima inquietudine tonale.
Un terzo livello paesaggistico è rappresentato dai ritratti delle persone a lui più care, che nascono, crescono, generano e invecchiano sotto lo sguardo confidenziale delle dita e del suo pennello. Egli stesso si ritrae per tutta la vita, lasciandoci il resoconto pittorico di una parabola esistenziale che potremmo accostare al Roman Opalka di 1965/1 – ∞.
Infine le cose, le povere cose che lo circondano. Una natura morta di fiori recisi, e vasellami, e scorci d’interni in cui è possibile sbirciare il mondo riservato, circoscritto e agreste in cui ha fortemente voluto vivere.
—Soggetti fruitori
Il workshop è indirizzato a tutt* gli/le alliev* di I e II livello regolarmente iscritti all’ABACT per l’a.a. 2022-2023 che manifestino interesse per le pratiche di accoglienza e illustrazione al pubblico dei contenuti di una mostra d’arte.
—Obiettivi e modalità di svolgimento del workshop
- Tecnico-professionali: acquisizione delle buone pratiche di accoglienza, relazione ed esposizione dei contenuti museali al diversificato pubblico di visitatori di una mostra d’arte contemporanea, con particolare riferimento alle classi della scuola primaria e secondaria.
- Trasversali: acquisizione di conoscenze specialistiche sulla cultura e sulla produzione artistica nella Sicilia orientale e a Catania nel XX secolo. Dettagliata conoscenza della biografia e dell’opera di Libero Elio Romano.
- Di base: approfondimenti sulla conoscenza della storia dell’arte del Novecento in Italia. Approfondimenti sui problemi e sulle tecniche di presentazione al pubblico dell’offerta culturale e storico-artistica all’interno di uno spazio espositivo e museale.
- Attività da svolgere: brevi lezioni frontali introduttive ai temi e alle problematiche oggetto del workshop; servizio di prima accoglienza al pubblico; servizio di visita guidata (su prenotazione).
—Luogo di svolgimento
Accademia di Belle arti di Catania, sede di Via Franchetti 5;
Comune di Catania, Palazzo della Cultura, sala delle mostre principali.
—Periodo di svolgimento
ottobre 2022 – gennaio 2023. I dettagli orari saranno definiti insieme ai partecipanti, anche tenendo conto dei vari impegni accademici.
Numero totale di ore previste: 50.
Numero CFA attribuibili: 2, per coloro che svolgeranno almeno l’80% delle ore previste.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a
Andrea Giovanni Calì, 389 591 4509.