Profilo biografico
Laureata nel 1994 in Conservazione dei Beni culturali presso l’Università degli Studi di Udine. Si è perfezionata in Islamistica presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli e quale Esperto nella formazione alla tutela e gestione dei beni culturali presso la LUMSA di Roma.
Dal 2005, vincitrice di concorso pubblico per titoli ed esami in Stile storia dell’Arte e del Costume e Beni Culturali e Ambientali, insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Nel 2001 è vincitrice di concorso per la cattedra di Storia dell’Arte e per quella di Italiano, Storia e Geografia nelle scuole Medie Inferiori e Superiori. È stata curatore scientifico della Galleria d’Arte Contemporanea di Noto.
Ha eseguito incarichi per conto della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa. Docente in vari corsi regionali e di aggiornamento per insegnanti sui “Beni Culturali”. Ha ideato e realizzato progetti di approccio diversificato ai beni culturali della provincia di Siracusa. Dal 2010 al 2013 si è occupata, coordinando diversi workshops, di inventariare e catalogare i bozzetti, i figurini e altri materiali custoditi nell’Archivio degli allestimenti scenici del Teatro Massimo Bellini di Catania, curando nel 2015 una mostra permanente loro dedicata nei locali del Teatro. Nel 2014 ha seguito la pre-catalogazione della collezione di carte geografiche “l’Isola a tre punte, collezione Antonio La Gumina”.
Nel 2016 ha diretto la catalogazione della Collezione delle Locandine custodite presso il Museo del Cinema di Catania. Nel 2016, all’interno di un team pluridisciplinare, ha ideato e curato gli aspetti museologici del Museo Tattile del Mediterraneo di Catania e redatto tutte le schede relative agli oggetti della collezione museale. Ha collaborato con la provincia di Catania per la costituzione del Carretto di Aci Sant’Antonio.
Ha diretto inoltre la catalogazione della Collezione del Cantastorie Franco Trincale, custodita presso il centro culturale Le Ciminiere di Catania. Con i propri studenti rivolge l’attenzione ai beni culturali demoetnoantropologici, catalogando molti beni della Sicilia orientale, segnalando, in accordo con la Soprintendenza di Catania, alcuni beni al Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia.