Nélida Mendoza

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Profilo biografico

Artista plastica, ha sviluppato la propria attività artistica sia in America Latina, come in Europa. Dopo una formazione presso l’Accademia di Belle Arti P. Pueyrredón di Buenos Aires, si specializza in scultura lapidea presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Laureata in Scienze dello Spettacolo Multimediale presso il DAMS, Facoltà di Lettere di Palermo; è PhD Candidate in “Ricerche Arte Contemporanea” presso UPV/EHU Bilbao,España . Ha insegnato presso le Accademie di Belle Arti di Carrara, Palermo, Bologna, Milano. La sua carrera include mostre individuali e collettive in Paraguay, Argentina, Italia, Belgio, Stati Uniti e Francia. Nélida Mendoza ha rappresentato il Paraguay alla Biennale di Venezia, con l’Istituto Italo Latinoamericano – IILA, nelle edizioni del 1991, 1993 e 1995. Nel 2016 riceve il Premio per le Arti Visive del Mercosur.


IL PAESSAGGIO è una continua circolazione di immagini, idee, sensazioni, significati. Per il filosofo Jean-Luc Nancy, la circolazione è il manifestarsi dell’essere, singolare e plurale in ogni momento; qualcosa che «procede in tutti i sensi, ma lo fa in quanto procede da un punto all’altro (…) di posto in posto e di istante in istante, senza progressione, senza tracciato lineare, colpo dopo colpo e caso per caso». «Il mondo, ogni volta, sorge sempre da un piega esclusiva, locale, istantanea. La sua unità, la sua unicità e totalità non sono altro che una «molteplicità reticolata.»1 del paesaggio come dimensione intima della memoria che si costruisce attraverso paesaggi diversi e lontani, connessi dal viaggio e dalla “traiettoria”. Questa, per Nélida Mendoza è qualcosa che si compone e ricompone ogni volta nell’esperienza personale, ma è anche il luogo stesso dell’identità, una linea che attraversa i territori raccogliendone sempre nuovi frammenti visivi e percettivi. Le figure che ne derivano rappresentano il rapporto tra la profondità della traccia e la precarietà del movimento, un equilibrio instabile tra ciò che si ricorda e ciò che muta aspetto continuamente. Il paesaggio non è mai definizione. La sua ricchezza è l’indeterminatezza, l’esitazione; qualcosa che apre al dubbio su se stessi e sul mondo.

Briznas – 2016 Costanza Meli
1Nancy J.L. Essere singolare plurale (1996), Giulio Einaudi editore, Torino 2001

Discipline

  • Triennio
  • Scultura 2

    Codice ABAV 07 / 14 Crediti / 175 ore

    DAPL02 - Scultura

  • Biennio
  • Videoscultura

    Codice ABAV 07 / 6 Crediti / 75 ore

    DASL02 - Scultura

  • Scultura 2

    Codice ABAV 07 / 10 Crediti / 125 ore

    DASL02 - Scultura