Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali

Syllabus

Dipartimento Comunicazione e didattica dell’Arte
DASL09
Diploma Accademico di Secondo livello in Didattica dell’Arte e mediazione culturale
corso Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali

Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali
Codice ABVPA62 — 60 ore 8 CFA
a.a. 2022–2023

Professore Francesco Di Vincenzo
T. I. Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali (ABVPA62)
Posta elettronica istituzionale (PEO): francescodivincenzo@abacatania.it
Orario di ricevimento: da concordare con gli studenti
Sede: via Franchetti

—Obiettivi formativi
L’impostazione del programma tiene conto delle peculiarità dell’utenza cui esso è rivolto. Il rapporto tra gli studenti delle accademie e i contenuti delle materie curriculari non può prescindere dall’aspetto laboratoriale. Per ciò, a fianco delle lezioni teoriche aventi come argomento elementi di museologia e di museografia, verrà svolto un programma in cui ampio spazio sarà dedicato all’esperienza laboratoriale. In particolare, essa verrà dedicata al tema dello “Story telling”, ovvero la tecnica che si propone di esprimere e trasmettere significati e valori di oggetti, siti, eventi costruendo e raccontando delle “storie” che a essi si colleghino. Le ore di laboratorio saranno dedicate alle seguenti discipline: scrittura creativa e progetto del racconto, metodologia di ricerca storiografica, tecniche di comunicazione e improvvisazione.

—Modalità di svolgimento dell’insegnamento
Il Corso affiancherà alla parte teorica una parte laboratoriale dedicata alla ricerca e alla sperimentazione di nuove strategie di comunicazione (a esempio le esperienze pareidoliche) e di valorizzazione (messa a reddito del patrimonio) delle collezioni museali.

—Modalità esame
L’esame avrà luogo secondo le modalità di colloquio.

—Prerequisiti richiesti
Nessuno.

—Frequenza lezioni

La frequenza è obbligatoria, non inferiore all’80% della totalità della didattica frontale come previsto da palinsesto, con esclusione dello studio individuale come da Art.10 del DPR n. 212 del 8 luglio 2005.

—Contenuti e programmazione del corso

  1. Legislazione in ambito museale
  2. Normativa ICOM: Codice etico per i musei; Carta nazionale delle professioni museali
  3. Nuove strategie di comunicazione
  4. Nuovi strumenti di valorizzazione

—Note

La collezione museale da una parte, il fruitore dall’altra; due punti che devono essere uniti attraverso la retta del “racconto”. Compito del comunicatore museale, o divulgatore o mediatore, è quello di tracciare questa retta attraverso gli strumenti della conoscenza e della creatività.
Conoscenza. Alla base del processo di creazione di una “storia” – così chiameremo da ora in poi la nostra “retta” – sta la conoscenza dei protagonisti da cui essa origina: nel nostro caso l’oggetto museale e il pubblico. La storia rappresenterà la combinazione perfetta delle esigenze dei due.
Esigenze del pubblico. Esse dipendono dall’età dei componenti e dal loro livello culturale.
Esigenze dell’oggetto. Valorizzazione degli aspetti materiali (provenienza, materiali veri e propri e forme); valorizzazione degli aspetti immateriali (aura storica, aura mitologica).
Come una lampada luminescente, il lavoro del comunicatore deve far risaltare, svelandole, le concrezioni intangibili fatte di storia vera e leggenda.
Il primo passo nella valorizzazione di un bene culturale è la riscoperta del genius che lo possiede sin dalla sua creazione e la strada per disvelare questo elemento che potremmo definire esoterico è quella della ricerca storica. La storia generale, quella delle fonti e quella non detta, va frantumata in una storia particolare, particolareggiata, quindi passata al setaccio della critica e così ricondotta al genius della sua nascita o creazione. Un bene culturale non è una creazione dell’uomo o della natura; esso è la scoperta o l’invenzione di un genius già esistente vissuto fino ad allora nel mondo del non detto.
Nell’idea del mondo di Foucault, la creazione non esiste, esiste la scoperta e l’invenzione; la creazione è una divina esclusiva. L’uomo diventa artigiano, generatore di arte nel senso di produzione manuale e intellettuale di risposte ai bisogni della vita.

—Testi di riferimento obbligatori

D.L. 14 novembre 1992 n. 433
Legge 14 gennaio 1993 n 4
Legge 15 gennaio 1993 n 11
Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Capo II artt. 111-121)
Codice etico dell’ICOM per i musei, 2009
ICOM, Carta nazionale delle professioni museali (4.4 e segg), 2005/2008
L. Cataldo, M. Paraventi, Il museo oggi, Hoepli, 2023
F. Di Vincenzo, Beni Culturali e Genius Rerum, OT edizioni, 2023

—Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA
Gli studenti con disabilità o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da professori e da tutor (se assegnati) attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). Gli studenti possono, mediante e-mail istituzionale eventualmente anche attraverso i tutor, chiedere al professore del corso un colloquio in modo da concordare obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze. Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni e comunque non oltre la prima settimana di corso. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it

—Nota di trasparenza
Il seguente Syllabus è l’unico documento a cui gli studenti possono fare riferimento per la fruizione e il conseguimento della disciplina nell’a.a. in oggetto, non saranno pubblicati ne presi in considerazione altri programmi didattici. Le informazioni inserite nel presente documento, con particolare attenzione alle caratteristiche delle esercitazioni intermedie, degli elaborati finali e dei testi di riferimento obbligatori, non potranno essere modificate dopo l’avvio della disciplina in oggetto. Tutto ciò che non è specificatamente descritto in questo Syllabus e/o effettivamente svolto a lezione non potrà essere chiesto in fase di esame.