Syllabus
“La realtà di un edificio non risiede nelle quattro pareti e nel tetto, ma nello spazio racchiuso, nello spazio in cui si vive”
–Frank Lloyd Wright
—Obiettivi formativi
Un corso di Architettura degli Interni non può che avere come obbiettivo
prioritario quello di fornire agli studenti gli strumenti metodologici per la progettazione di tutti gli aspetti pratici e funzionali per la caratterizzazione di uno spazio in base alla sua destinazione d’uso: organizzazione spaziale, layout distributivo, materiali, superfici, colori, arredi, luce artificiale, ecc.
Ma questo non è sufficiente, se non accompagnato dalla matura consapevolezza che il fine ultimo è quello di dar vita a spazi significativi che aiutino l’uomo ad abitare; ove abitare è inteso in senso lato come la complessità delle relazioni tra uomo e spazio. Bisogno fondamentale dell’uomo è quello di esperire la propria esistenza in maniera significativa, e lo spazio in cui si vive deve consentire ciò, oltre a garantire una delle principali funzioni psichiche dell’abitare: l’identificarsi.
Quando l’uomo abita è infatti simultaneamente localizzato in uno spazio ed esposto ad un certo “carattere spaziale” determinato dalla sinergia di tutto un insieme di elementi (forme, materiali, colori, illuminazione, arredi, ecc) che danno l’essenza di un ambiente. Ed è proprio alla qualità di questa essenza che un bravo progettista deve mirare, con l’obiettivo di coinvolgere l’uomo nei suoi diversi piani percettivi: fisico, sensoriale, psichico, emozionale.
Nell’assoluta convinzione che prima ancora di confrontarsi con il progetto di uno spazio interno sia necessario avere gli strumenti per saper leggere, comprendere, interpretare uno spazio e il suo carattere, si affronterà, con lezioni ex cattedra, una propedeutica fase di analisi, attraverso la presentazione di casi-studio di progetti emblematici della storia dell’architettura di tutti i tempi, col fine di sollecitare nel discente capacità critico-analitiche e di osservazione.
L’esercizio progettuale proposto è il delicatissimo tema della “casa”, nella
tipologia della villa unifamiliare. Oggi la casa, quale luogo rappresentativo dell’abitare privato contemporaneo, deve rispondere a sempre crescenti bisogni pratico-funzionali, garantendo un comfort psico-fisico, ma è soprattutto “..quel luogo a cui far ritorno e in cui vivere in pace”. Il progetto affronterà ovviamente il rapporto con la committenza, dovendo il progettista farsi interprete delle richieste di quest’ultima per tradurle in scelte estetico- formali.
L’esercizio mira a far confrontare i discenti con la complessità della progettazione di uno spazio nella sua totalità: dal rapporto con il luogo, al layout distributivo e organizzativo delle funzioni alla “ caratterizzazione” di questo attraverso: materiali, finiture, colori, illuminazione, arredi. Il tutto con il prioritario obiettivo di dar vita a uno spazio che aiuti l’uomo a intrecciare relazioni significative con la dimensione domestica, con particolare attenzione alla dimensione emozionale dello spazio.
—Contenuti e programmazione del corso
- Il concetto di “abitare” dal Movimento Moderno ad oggi
- Rapporto con il contesto e l’identità del luogo
- Relazione progettista – committenza
- Rapporto interno – esterno.
- L’ingresso come momento fondamentale del limite dentro – fuori
- La relazione con l’esterno: le aperture
- Le scale elemento protagonista dello spazio
- Materiali, superfici, colori
- L’importanza del progetto della luce artificiale
- Gli elementi di arredo e il rapporto tra spazio – uomo – oggetti
- Flessibilità, versatilità e nomadismo nello spazio contemporaneo dell’abitare domestico
—Esercitazioni e revisioni
Le revisioni si svolgeranno durante le lezioni costituendo momento fondamentale del corso. Sono intese come momento di confronto, non singolo con la docenza, ma collettivo oltre che fondamentali fasi di verifica del progetti. La partecipazione a almeno 3 revisioni pertanto rappresenta conditio sine qua non per la possibilità di accesso agli esami e per eventuali revisioni successive alla fine del corso.
—Modalità esami
L’esame si svolgerà attraverso la presentazione degli elaborati grafici dei progetti assegnati durante il corso.
—Prerequisiti richiesti
Padronanza geometria descrittiva. Spirito analitico e critico
—Frequenza lezioni
La frequenza è obbligatoria, non inferiore all’50% della totalità della didattica frontale come previsto dal palinsesto, con esclusione dello studio individuale come art. 10 del DPR n 212 del 8 luglio 2005
—Testi di riferimento obbligatori
Luigi Prestinenza Puglisi, Hyperarchitettura. Spazi nell’età dell’elettronica. 1998, Testo&Immagine, 1998, Torino.
Luigi Prestinenza Puglisi, Introduzione all’architettura, 2004, Booklet, Milano.
C.Norberg Schulz, L’abitar:, l’insediamento, lo spazio urbano, la casa,
Mondadori Electa, Milano, 1984
Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, 1948 Einaudi, Torino.
Durante le lezioni verranno suggeriti ulteriori approfondimenti bibliografici specifici.
—Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA
Gli studenti con disabilità e/o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da docenti e tutor attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). Gli studenti interessati possono chiedere al docente di riferimento, anche attraverso il proprio tutor dove assegnato, un colloquio personale, mediante mail istituzionale, in modo da programmare insieme obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze.
Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni o comunque non oltre la prima settimana di corso, al fine di attivare eventuali misure a garanzia di pari opportunità sia per le lezioni che per gli esami. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it