martedì 26 novembre ore 18:00 – Aula Magna – via Franchetti, 5
Le studentesse e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, durante la residenza d’artista presso il Festival Documentaria di Noto, hanno realizzato due versioni di un film, partendo dalle medesime riprese.
Il montaggio dà struttura narrativa al film, crea catene di senso, incornicia eventi e personaggi entro un contesto. Il montaggio fabbrica significati. A partire da questo assunto, il prof. Alessandro Aiello insieme alle studentesse e agli studenti del terzo anno del Triennio di Cinema hanno costruito un gioco di scatole modulare, scomponibile e ricomponibile ad libitum, per mostrare come l’immagine sia insignificante se decontestualizzata, ma allo stesso tempo per dimostrare come sia poli-significante se ricontestualizzata in contesti plurali.
6 versioni diverse, da 6 minuti circa ciascuna, per scoprire la storia e le storie di un personaggio allo specchio che scompare e riappare (Picnic a Hanging Rock?), fugge e viene rincorso, è sosia o idea di sé proiettata da un’altra persona?
Tutto resta incerto, inintelligibile, inspiegabile. Che cos’è il cinema? chiedeva André Bazin. Non è forse “qualcosa” che dà senso alla realtà?