Antichi mestieri di Sicilia — Giovani autori raccontano memoria e identità

a cura di Carmelo Nicosia

FOTOGRAFIE DI
Gabriele Argentino
Giuseppe Barresi
Grazia Bivona
Emanuele Commisi
Alessia Mallo
Simone Manara
Colomba Pellegrino
Marica Pavone
Lucrezia Raiti
Valeria Reitano
Francesco Russo
Simone Viola

#special guest
Erika Allìa
Filippo Sciacca

Banca del Fucino è lieta di invitarLa all’inaugurazione della mostra:

ANTICHI MESTIERI DI SICILIA
17 maggio 2024
presso i locali della nostra filiale di Catania
Via Vincenzo Giuffrida 11.

Il Vernissage avrà inizio alle ore 17:30 con un aperitivo di benvenuto

Carmelo Nicosia
La ricognizione fotografica del territorio siciliano, in particolar modo del segmento provinciale catanese, appartiene alla metodica di lavoro e progettualità della fotografia a carattere etnoantropologico. Un protocollo linguistico e concettuale che tanto ha dato in termini di conoscenza e approfondimento delle tradizioni del Sud Italia, in rapporto con lo sviluppo socio culturale della nazione ed elemento cardine per la conoscenza della nostra civiltà contemporanea. Il Sud Italia, che ha visto nelle sue regioni meno attrezzate da un punto di vista industriale, un esodo di massa già a partire dagli anni trenta in varie nazioni del globo.

Sud, scrigno di ricchezza culturale, di affidi orali della memoria, di visioni e tradizioni, che fanno del nostro Sud una realtà tragica ma multiforme e portatore di culture alternative. Non possiamo non citare il grande studioso, Ernesto de Martino di origine napoletana, che utilizzò un approccio multidisciplinare nei suoi studi etnologici, sfruttando le riprese cinematografiche e la fotografia, come forme di registrazione del reale e dei processi delle comunità.

Nel secondo dopoguerra decine di sociologici, antropologi ma anche artisti e designer, analizzarono i fenomeni delle società complesse, ricche di molteplici rituali. Il lavoro sulla memoria e sugli archivi, attività di punta della nostra scuola di fotografia, sui gruppi sociali e sul rapporto con i non luoghi contemporanei, una attenta osservazione dei processi che regolano le piccole comunità e dei rituali collettivi meno conosciuti, costituiscono a livello strutturale l’accesso per produrre conoscenza del passato, consapevolezza del presente e ricerca di futuro.
Un gruppo virtuoso di giovani fotografi, discenti della Scuola di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania, presidio sociale e culturale della nostra città, ha mappato, studiato e documentato, una serie di tipici mestieri e tradizioni, legati alla cultura siciliana.

Gabriele Argentino, Giuseppe Barresi, Grazia Bivona, Emanuele Commisi, Alessia Mallo, Simone Manara, Marica Pavone, Colomba Pellegrino, Lucrezia Raiti, Valeria Reitano, Francesco Russo, Simone Viola, Erika Allia e Filippo Sciacca, fotografi e collaboratori del corso di Antropologia Fotografica, hanno realizzato una campagna visuale che ha evidenziato con il linguaggio della fotografia, aspetti del nostro territorio antropizzato, antichi mestieri, desiderio di rivedere senza alcuna nostalgia o retorica, i processi economici e sociali che regolavano le comunità che oggi potremmo definire analogiche. Grazie alla virtuosa e lungimirante sinergia con la Banca del Fucino, sede di Catania, hanno analizzato dopo un
processo di approfondita ricerca, ciò che resta al presente di antichi arti e mestieri che oggi hanno lasciato il passo alle tecnologie, spesso stereotipate.

Un numero consistente di opere fotografiche hanno invaso pacificamente e con la forza delle immagini, la prestigiosa sede della Banca del Fucino, abbracciando il ritmo quotidiano del lavoro e divenendo scenari alternativi, per creare un rapporto umano e dal basso, con la clientela e in genere con i visitatori.

I giovani fotografi diventeranno delle guide d’eccezione per raccontare in un luogo dell’economia come il pensiero non è lontano dai centri della produzione e sviluppo. Spazi che illustreranno le visioni al presente di un tempo passato. Si ringrazia il dott. Francesco Maiolini, Amministratore Delegato della Banca del Fucino, il dott. Vladimiro Giacchè, Responsabile della Comunicazione, e dei ringraziamenti particolari vanno al Direttore dott. Gaetano Bordonaro e alla dott.ssa Emanuela Benvegna, che hanno sopportato e supportato le nostre intemperanze creative, con grande affetto e professionalità e dimostrando di credere fortemente nella innovazione e nella ibridazione delle competenze.