L’incontro, curato dalla prof.ssa Ornella Fazzina e che si svolgerà a pochi giorni dal secondo anniversario dell’invasione russa in Ucraina, prevede la proiezione del cortometraggio “Il Sesto sigillo” del regista ucraino Heorhyi Biloshytskyi.
Da remoto sarà collegato il regista ucraino per discutere del suo recente lavoro. Converseranno con lui: il regista teatrale e cinematografico Daniele Salvo (da remoto), il filosofo Elio Cappuccio e il collega dell’Accademia prof. Gianpiero
Vincenzo (in presenza). Sarà presente anche una cultrice della nostra Accademia Dariia Ruggieri Chorna.
Il film in oggetto è un racconto psicologico che affronta i temi dell’esperienza della guerra a partire dalla vita normale di una donna ucraina, la quale deve compiere una scelta esistenziale nella sua vita, scelte che riguardano ogni persona. Ma qui si
tratta di una guerra vera che dall’esterno solleva delle riflessioni e inquietudini interiori e porta a chiedersi:
- Cos’è il bene e cos’è il male in noi stessi?
- Come fare una scelta difficile e come proteggere esattamente la tua famiglia, tuo figlio?
- C’è posto per l’amore in tempo di guerra?
- Rimanere vittima delle circostanze o agire e manifestare, non avere Paura che mangia l’anima (il tema di un film dallo stesso titolo di R.W. Fassbinder, Germany, 1974) ma avvertire quella paura che induce verso le azioni attive e decisive che riguardano la propria esistenza?
Inoltre, il film tratteggia la psicologia umana durante la guerra, i suoi traumi graduali, le esperienze, i sogni, che portano a una scelta difficile. Viene messo in risalto la personalità traumatizzata della donna/eroina e le conseguenze che ne comporta l’osservare quel disastro della città e dell’animo, quel forte trauma di chi osserva impotente ed atterrito, situazione in cui molti di noi si trovano attualmente. La scelta finale dell’eroina costringe lo spettatore ad analizzare e provare su se stesso questa difficile scelta e ad esserne d’accordo o meno, in base ai propri valori ed esperienze.
Nella storia del cinema si ricordano importanti film: Il “Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman, 1957, Svezia (il film è permeato di simbolismo religioso e racconta la natura dell’essere e il posto dell’uomo nel mondo, la ricerca del sensodella vita e di Dio), Il “Quinto Sigillo” di Zoltan Fabri, Ungheria, 1976, (eventi della Seconda Guerra Mondiale che inducono l’uomo a scelte esistenziali).
Il “Sesto Sigillo” porta il simbolismo dell’Apocalisse di Giovanni il Teologo nelle sue Rivelazioni e pone la domanda: chi sarà in grado di resistere? E il film contiene una risposta a questa domanda per bocca di un prete. L’eroina del film, che è il testimone di un attacco missilistico nella sua città natale, è un’allegoria dell’Ucraina che difende il diritto alla sua esistenza nell’attuale Apocalisse che sta vivendo l’Ucraina. La risposta è ovvia: l’Ucraina resisterà nella battaglia con il male russo.
Brevi dialoghi, primi piani: le eroine, le torri dell’orologio, il sogno simbolico dell’eroina danno vita ad una profonda esperienza che condurrà la donna ad una sorta di rinascita in una nuova dimensione mentale.
Filmografia:
2010 – cortometraggio “La Scelta”
2011 – cortometraggio “I miei angeli”
2015 – spettacolo per il teatro “Sogni al terzo piano” sulla guerra in Donbass
2015 – cortometraggio documentario “Coach Golyak’s Decalogue”, partecipante e premiato dell’International Sports Film Festival di Milano
2017 – spettacolo per il teatro “Tutto sulle donne” Autore di un libro sulle adozioni internazionali “Mamma, quando vieni?”
Coautore di articoli sulle riviste “Arte Contemporanea”, Newl’ink, Italia
2023 – “Il Sesto Sigillo” (sceneggiatura e regia di H. Biloshytskyi) Il regista Heorhyi Biloshytskyi ha già avuto l’onore di presentare il suo cortometraggio “La scelta” al Siracusa Film Festival 2010, il cui tema riguardava sempre la scelta di un’eroina, una piccola bambina orfana.
Il Sesto Sigillo
Conversazione intorno alla guerra
tra estetica cinematografica e riflessioni geopolitiche.
06 marzo 2024
ore 10.00
saluti istituzionali—
Lina Scalisi, presidente Abact
Gianni Latino, direttore Abact
modera—
Ornella Fazzina, docente Abact
intervengono—
Giorgio Biloschytskyi, regista e attore
Elio Cappuccio, filosofo
Daniele Salvo, regista e attore
Gianpiero Vincenzo, sociologo e docente Abact
Dariia Ruggieri Chorna, cultore della materia Abact
Heorhyi Biloshytskyi
vive in Ucraina, nella città di Vinnitsa. Filologo, giornalista, scrittore, poliglotta, psicologo-psicoterapeuta, regista teatrale e cinematografico, attore, membro dell’Unione nazionale dei cineasti dell’Ucraina.
Daniele Salvo
regista e attore, diplomato alla scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, fondata e diretta da Luca Ronconi. Ha partecipato come attore a tanti spettacoli firmati dal maestro e con lui ha collaborato in veste di assistente alla regia. Lavora in teatri italiani ed esteri, tra questi il Globe Theatre di Roma diretto da Gigi Proietti, il Teatro Greco di Siracusa (I.N.D.A.) e dal 2006 è membro della prestigiosa Fondazione Geo Barton società di produzione internazionale con sede a
Bucarest.
Elio Cappuccio
presidente del Collegio Siciliano di Filosofia. Insegna Storia della filosofia moderna e contemporanea presso l’Istituto superiore di scienze religiose San Metodio. Collabora con il quotidiano Domani e con il Blog della Fondazione
Luigi Einaudi.
Gianpiero Vincenzo
scrittore, critico d’are, sociologo, islamista, docente di Discipline sociologiche abact.
Ornella Fazzina
storico e critico d’arte, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea abact.
Dariia Ruggieri Chorna
cultrice della prof.ssa Daniela Costa di Tecniche dell’incisione – grafica d’arte.