Il premio è destinato agli studenti delle Accademie di Belle Arti e dei Conservatori di musica che si uniscono, dettati da un’ispirazione comune, nella realizzazione di opere pittoriche e di composizioni musicali, in un unicum sinestetico di figure, colori e suoni.
Il tema scelto per l’edizione 2022 è:
“La condizione delle bambine in Afghanistan. Identità, speranze e diritti negati”
Le opere proposte saranno valutate da un panel di esperti presieduto da Ugo Nespolo e Giulio Castagnoli
Il premio, patrocinato dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino e realizzato con la collaborazione del Liceo Artistico “A. Passoni” di Torino, è finalizzato a sostenere il Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afgane – C.I.S.D.A. Onlus e l’Associazione Francesca Diletta Gobbi, a cui andrà il ricavato dalla vendita delle opere realizzate.
Il Premio FDG di pittura e musica, nuovo nel suo genere, nasce nel ricordo di Francesca Diletta, bimba scomparsa a soli 10 anni per un male incurabile. Una bimba che ha sempre donato a chi la ha conosciuta un lascito di energia, coraggio, spensieratezza, sensibilità ed allegria.
In suo nome nel 2020 nasce un’Associazione che si prefigge di assistere bambini ed adulti sottoposti a cure, famiglie e genitori di bimbi scomparsi e – in ultimo ma non d’importanza – studenti, costretti al fardello di reggere alle pressioni di una società incentrata sull’individualismo e indifferente ai mali altrui; esposti a un modello di vita imposto dalle connessioni “full-time” che genera, specialmente nei ragazzi più fragili, ansie, paure e malessere.
La spinta propulsiva del Premio FDG ha origine dal desiderio dei genitori di Francesca – pianisti ed insegnanti di scuole statali – di accrescere l’autostima dei ragazzi con la promozione e la diffusione delle loro opere nel campo dell’arte e della musica. Ed ecco la volontà di creare sinergia tra i ragazzi di varie età e di affermare il concetto che attraverso il proprio operato e la manifestazione del proprio ingegno è possibile concretamente sostenere chi necessita di aiuto, nella consapevolezza di essere come gli anelli di una catena, ognuno indispensabile per la realizzazione di una missione umanitaria.