Restauro dei materiali lapidei per la scultura

Syllabus

—Obiettivi formativi

Il corso è indirizzato a fornire un insieme d’informazioni ed esperienze sulle tecniche esecutive, materiali costitutivi e tipologie degradative di sculture e manufatti lapidei situati in ambienti interni ed esterni.  Attraverso l’esperienza di cantiere e di laboratorio, lo studente sarà condotto a comprendere le scelte metodologiche, i materiali e i procedimenti tecnici del restauro.

Lo scopo del corso è introdurre gli studenti alle diverse tecniche di restauro della scultura, insieme alla capacità di studiare, osservare, scrivere e documentare con immagini grafiche e fotografiche.  Allo studente è richiesto di valutare e giudicare le motivazioni tecniche e metodologiche utili per la pulitura il consolidamento, stuccatura , sostituzione e protezione finale di un monumento o opera in materiale lapideo.

Conoscenza dei principi e dei concetti fondamentali che sono alla base del restauro e della conservazione dei beni culturali attraverso le tappe che ne hanno segnato l’evoluzione storica, attraverso una panoramica delle considerazioni critiche sull’argomento. Conoscenza delle tecniche di lavorazione dei materiali litoidi con particolare riferimento a quelli presenti sul territorio (estrazione, trasporto, lavorazione).

—Modalità di svolgimento

Lezioni frontali. Esercitazioni di laboratorio su opere all’interno della Chiesa di San Domenico come da convenzione con la La Chiesa ex Conventuale di San Domenico fuori le mura in Catania e con l’alta sorveglianza della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania
I semestre:  1a–7a settimana (lunedì, martedì e mercoledì)

—Modalità esame

Conoscenza dei contenuti trattati durante le lezioni. L’allievo sarà valutato nel corso dell’attività laboratoriale. A sostegno delle operazioni effettuate sarà chiesto al candidato di realizzare un progetto e scheda di restauro in cui sarà descritto con l’ausilio di fotografie e grafici l’oggetto, descrizione dell’opera, stato di conservazione, programma d’intervento e fasi di restauro. L’elaborato sarà oggetto di discussione in sede d’esame.

—Prerequisiti richiesti

Conoscenza di minima delle tecniche del disegno.

—Frequenza delle lezioni

La frequenza è obbligatoria non inferiore all’80 per cento della totalità delle attività formative, con esclusione dello studio individuale. Per un massimo di 25 ore (5 lezioni). Per l’ammissione all’esame è prevista almeno una revisione obbligatoria, le date delle revisioni verranno pubblicate almeno 15 giorni prima e gli allievi verranno informati anche con l’invio di una email.

—Contenuti del corso

  1. Il restauro e la sua evoluzione
  2. Elaborazione di un progetto di restauro, stato di fatto e stato di progetto.
  3. I materiali lapidei  caratteristiche e formazione, i processi di degrado 
  4. Il deterioramento naturale delle rocce: morfologia del degrado.
  5. Il deterioramento della pietra in opera: effetti della lavorazione e della messa in opera.
  6. Il biodeterioramento; gli effetti degli sbalzi termoigrometrici; gli effetti del gelo e della cristallizzazione dei sali; l’inquinamento atmosferico: l’impatto ambientale sui monumenti esposti all’aperto; le patine e le croste nere. 
  1. La pulitura. Metodologia e tecnica della conservazione. La pulitura: meccanica e chimica, il laser.
  2. La stuccatura e la microstuccatura.
  3. L’incollaggio, l’imperniazione.
  4. La sostituzione e l’integrazione dell parti mancanti
  5. Trattamento consolidante. 
  6. Trattamento consolidante. La protezione superficiale.
  7. UNI 11182 ex normal. Il lessico

—Testi di riferimento obbligatori

Durante le lezioni verrà fornita una dispensa.

Cesare Brandi, Teoria del Restauro, Einaudi;

— Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA

Gli studenti con disabilità e/o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da docenti e tutor attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). 
Gli studenti interessati possono chiedere al docente di riferimento, anche attraverso il proprio tutor dove assegnato, un colloquio personale, mediante mail istituzionale, in modo da programmare insieme obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze. 
Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni o comunque non oltre la prima settimana di corso, al fine di attivare eventuali misure a garanzia di pari opportunità sia per le lezioni che per gli esami. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it

—Testi di riferimento consigliati

Umberto Bandini, Teoria del Restauro e unità di metodologia, vol 1/2 Nardini Editore;

Lorenzo Lazzarini, Marisa Lorenzi Tabasso, Il restauro della Pietra, Edizioni, Cedam;